Notizie Radicali
  il giornale telematico di Radicali Italiani
  giovedì 23 giugno 2005
 Direttore: Gualtiero Vecellio
Ciò che Bagnasco non dice

di Francesco Pullia

Non se ne può davvero più. Ormai è un diluvio. Il telegiornale della prima rete della televisione di Stato, cioè di quella Rai finanziata annualmente anche con il canone pagato dai cittadini, ha messo come notizia d’apertura la relazione pronunciata da mons. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, ai vescovi riuniti nella loro cinquantottesima assemblea generale. La cosa, giornalisticamente parlando, è estrema grave. Ma non vogliamo soffermarci su questo, bensì su altro.

Il discorso del prelato, infatti, di religioso aveva poco o niente e molto, invece, di politico. Sembrava quello di un presidente del consiglio. Un dilagare continuo, senza limiti, senza sosta, su questioni governative: sicurezza, immigrazione, rifiuti, potere d’acquisto di salari e pensioni, morti sul lavoro, bullismo, tv e pornografia (è stato affermato che il piccolo schermo deve essere indirizzato “su binari di effettivo valore pubblico” – evidentemente i nostri vescovi sembrano parlare con cognizione di causa se alludono a programmi, tra l’altro a pagamento, di cui noi, peccatori laicisti e relativisti spinti, ignoravamo completamente l’esistenza), linee guida sulla fecondazione assistita e presunta eugenetica.

Come si vede, di tutto di più, con la ciliegina finale: il rinnovo della richiesta di finanziamenti alle scuole private cattoliche. Ovviamente è stato taciuto che l'ora facoltativa di religione costa ai contribuenti italiani più di un miliardo di euro all'anno e che è la seconda voce di finanziamento diretto dello Stato alla confessione cattolica, di pochi milioni inferiore all'otto per mille. Non è stato detto, ad esempio, che gli ultimi dati ufficiali, risalenti, però, al 2001 quando erano ventiduemila e tutti precari, parlano di 650 milioni destinati agli stipendi agli insegnanti di religione. E a quanto ammonta la spesa adesso che sono questi docenti privilegiati sono diventati 25.679, dei quali 14.670 passati di ruolo grazie al governo Berlusconi nel 2004 e al silenzio-assenso del governo Prodi?

Gli aiuti di Stato alle scuole cattoliche, come ci informa La questua di Curzio Maltese (Feltrinelli), negati per mezzo secolo dalla Democrazia Cristiana, sono stati inaugurati con la legge 62 del 10 marzo 2000 dal governo D' Alema, sono dilagati nel periodo Berlusconi-Moratti (con il trucco dei "bonus" agli studenti per aggirare la Costituzione) e sono stati mantenuti dal ministro Fioroni, “con giuramento solenne davanti alla platea ciellina del meeting di Rimini”.

E, allora, ne vogliamo davvero parlare?

Colpisce che il presidente della Cei non abbia neanche lontanamente accennato all’inchiesta in corso sulle tangenti genovesi in cui il suo nome, insieme a quello del segretario di Stato vaticano, mons. Tarcisio Bertone, è emerso e in modo tutt’altro che marginale.

Sono ventilati aiutini, intercessioni, mediazioni, insomma raccomandazioni e al centro dell’indagine figurano manager come Giuseppe Profiti, accusato di turbativa d’asta, nominato vicepresidente dell’ospedale Galliera di Genova, su indicazione proprio di mons. Bagnasco, nella sua veste di arcivescovo di Genova e di presidente dello stesso istituto, e chiamato a dirigere l’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma.

Forse non rientra anche quest’ultimo caso nella questione morale?